Buongiorno a tutti, mi chiamo Vincenzo Muia, ho 50 anni e vivo a Chiavenna, un paese di 8000 abitanti situato a 10 km dal confine con la Svizzera.
Prima di
intraprendere l’arte della pizza, il mio lavoro era legato allo sport infatti, ero istruttore di tennis e tra gli anni 80/90 ho girato l’Europa studiando in scuole prestigiose ed insegnando
tennis.
La mia esperienza lavorativa nel settore della
ristorazione e' cominciata nel 1992 quando si e' presentata l'occasione di gestire un centro sportivo comunale con all'interno una pizzeria.
Mi dividevo tra la cucina e le lezioni di tennis
Insegnare ai ragazzi mi e' sempre piaciuto.
Bisogna avere tanta pazienza e passione.
Ma arrivare a fine mese era sempre più dura in un piccolo paese, con pochi ragazzi e il turismo in letargo.....cosi ho cominciato a curiosare e a rubare quello che riuscivo a vedere dal pizzaiolo che lavorava presso di me....tutto con molta difficoltà, dato che ho scoperto che i trucchi dell'impasto vengono custoditi gelosamente da ogni pizzaiolo.
Cosi mi sono iscritto al mio primo corso a Milano pagando la cifra di 2milioni delle vecchie lire( e parlo di 20anni fa)!!
Ho preso in mano la mia prima pala da fornaio, perdendo all'inizio moltissimi clienti.
In principio sbagliavo, nessuno mi aiutava a capire gli errori ....ed io non mi capacitavo.
Erano forse legati alla temperatura del forno?
o alla lievitazione?
o alla farina sbagliata?
o al tempo di cottura?
tante domande e nella mia testa mille risposte in centrifuga!!
Col passare degli anni ho conquistato fiducia in me stesso, nel mio lavoro e nelle mie capacità, di conseguenza ho aumentato la mia clientela.
Le grandi difficoltà che ho incontrato le ho superate continuando imperterrito a testa bassa, sbagliando e riprovando, e cominciando ad amare questa professione.
Nel 1999 ho conseguito un corso di perfezionamento alla Concreta a Sondrio.
Nel 2010 ho aperto la mia pizzeria a Prata Camportaccio, un piccolo Comune a 2 km da Chiavenna.
L’idea si e' accesa nella mia mente una sera, mentre impastavo.
Da qualche giorno avevo ricevuto da parte di alcuni clienti una strana richiesta:
quella di potermi osservare durante la preparazione delle pizze, ecco che allora e' nata l'idea di organizzare un corso per insegnare le prime tecniche rudimentali dell'arte della pizza e l'entusiasmo con cui e' stata accolta la notizia si leggeva nella lista degli iscritti che fioriva di giorno in giorno.
Con molta ansia e paura mi sono preparato per le lezioni, cercando il modo piu' pratico e piu' semplice di trasmettere le mie conoscenze ricordandomi delle mie difficoltà iniziali e affidandomi alle mie esperienze di maestro nei campi da tennis......
E' nato tutto così, per gioco!
Credevo di concludere il corso e non pensarci più' ma le richieste sono aumentate paurosamente.
Il telefono squillava in ogni momento della giornata.
informazioni e iscrizioni che provenivano da ogni parte:
Colico, Morbegno, Sondrio, Tirano, Livigno, Bormio, anche da Milano e da Santk Moritz!
Ho dovuto organizzare più' turni, uno pomeridiano, e uno serale, per dar modo a tutti di poter partecipare.
Perché la varieta dei corsisti era molto assortita c'erano studenti, casalinghe, operai, muratori, bancari, ingegneri, pensionati...
e molti,
molti disoccupati!!
Ho messo a
disposizione le mie capacita', il mio tempo, le attrezzature, la pizzeria, chiedendo un piccolo contributo per sostenere almeno le spese delle materie prime come farina, pomodoro, mozzarella,
legna, visto che il mio e' un corso molto pratico fin dalla prima lezione.
Prima di tutto, quello che voglio trasmettere e' l'amore e la dedizione che bisogna mettere in questo lavoro, infatti non voglio solo insegnare le tecniche pratiche per fare una buona pizza,
ma soprattutto trasmettere una concentrazione costante ed un atteggiamento mentale positivo durante ogni fase di lavoro.
Ovviamente non si diventa pizzaioli in un mese, nemmeno in un anno ma bisognera' pure cominciare!
Ci vuole la gavetta!!
Poi dipende dalle capacita' personali,
dalla buona volontà, dall'impegno e dalla dedizione che uno mette, e perché' no,
anche da un pizzico di fortuna!!
La mia più grande soddisfazione è leggere negli occhi dei ragazzi la gioia e lo stupore che vivono quando estraggono dal forno la loro prima pizza.....
E saper che 62 dei corsisti hanno già trovato lavoro mi emoziona.
A Distanza di anni dall'inizio di questa avventura, ancora oggi ricevo messaggi e telefonate di ringraziamento dai miei ex allievi, che in ogni parte del mondo hanno iniziato a intraprendere questa nuova professione.
Soprattutto perche' alcuni sono padri di famiglia e con la profonda crisi che stiamo vivendo forse la riscoperta degli antichi lavori sembra essere una speranza.
Tra i prossimi programmi vi è l'erogazione di corsi di formazione anche all'estero, tra cui la vicina Svizzera.